martedì 1 maggio 2018

LA SOSTITUZIONE ETNICA ATTRAVERSO IL FALSO MITO DEL PROGRESSO


di Marco Tuccillo (Defend Italia)

Viviamo in una società in cui, il paradossale e la privazione di morale ed etica la fanno da padroni in ogni settore, dal mondo del lavoro a quello dello spettacolo, dalla politica alla quotidianità.

Tra le tante e diaboliche campagne condotte contro i valori tradizionali, forgiatori dello spirito e dei modi di fare dell'uomo e della donna, prendiamo in esame la "sostituzione etnica" e i suoi modi di applicazione a livello ideologico e pratico.

In primis: cosa significa sostituzione etnica? Sarebbe la completa sostituzione di un popolo con un altro,completamente diverso dal punto di vista etnico, religioso e culturale. 

Se vent'anni fa, in Italia, questo concetto non era minimamente menzionato perché ritenuto "razzista", oggi si palesa dinanzi agli occhi di tutti, mostrando la sua vera e diabolica natura attraverso concetti subliminali che vengono insediati nelle menti degli italiani, in particolar modo dei più giovani.

Oggi ci fanno credere che abortire e sterilizzarsi sono grandi passi avanti per il progresso e per i diritti sociali dell'uomo e della donna, sentendosi liberi di fare ciò che vogliono senza essere ostacolati da un "marmocchio guastafeste", che magari priverebbe alla coppia di partecipare a feste, viaggi e a tutto ciò che è di una superficialità da brividi a confronto dell'importanza sacrale della famiglia nella sua totalità. 

Al contempo, ci obbligano a credere alla favola dell'accoglienza, per intenderci: "gli immigrati occorrono a garantire un futuro stabile e prospero in Italia, in quanto nella suddetta nazione non si generano più figli e vengono meno i nuclei familiari!".

Non ha dell'assurdo una frase del genere? Da un lato ci bombardano con falsi miti di progresso come l'aborto e la sterilizzazione, pratiche che uccidono la natalità, dall'altra invece ci diffondono mediaticamente I veleni immigrazionisti, spacciando l'accoglienza come futuro per il lavoro e per il prosperare della popolazione.

Ecco, se tutto ciò non è sostituzione etnica come potrebbe intendersi? Abbiamo già esempi lampanti in Europa, dove la tradizione etnica, culturale e religiosa primordiale sta scemando man mano per far spazio a culture e popoli che mai hanno avuto nulla a che fare con l'Europa e gli Europei; basti pensare al Belgio, alla Svezia, all'Inghilterra, alla Francia, alla Germania e altre realtà minori dove nei quartieri vige la sharia, oppure dove interi paesi sono a maggioranza musulmana e araba, africana o turca.

Il concetto non è assolutamente versato alla superiorità etnica, come giornalisti e mass media prezzolati vorrebbero far credere al popolo, bensì di rispetto per le proprie terre d'origini con tutte le loro peculiarità, è impensabile che il pianeta terra diventi una massa amorfa di genti e culture, che si fanno continuamente la guerra perché totalmente incompatibili su ogni piano. Ogni popolo ha la sua terra ed ogni terra ha il suo popolo, parliamo di radici millenarie che oggi sono seriamente in pericolo a causa di questo mercato umano sfrenato senza limiti e dignità.

Questo multiculturalismo forzato, non solo sostituisce intere identità, ma genera una violenza inaudita di matrice etnico-religiosa. l'Europa, si sta trasformando in una polveriera pronta ad esplodere.