mercoledì 2 maggio 2018

BULLISMO, LA SITUAZIONE DEGENERATIVA DELLA SCUOLA ITALIANA

COS'E' SUCCESSO ALLA SCUOLA ITALIANA?


di Marco Tuccillo (Defend Italia)

Da tempo si susseguono notizie decisamente preoccupanti sulla scuola italiana, una situazione degenerativa che sta prendendo sempre più piede e in tutta la penisola, comportando sgomento in coloro che apprendono tutto ciò, magari, pensando ai propri tempi quando vi era il rispetto per i ruoli e per l'educazione.

Stiamo parlando, naturalmente, del fenomeno bullismo sui professori che subiscono violenze psicologiche e spesso fisiche, il tutto immortalato dagli onnipresenti smartphone che delineano un certo sadismo collettivo condito da risa crepitanti e urla velenose che inneggiano all'abbattimento della vittima, in questo caso l'insegnante.

L'impotenza degli insegnanti è spesso dovuta alla fortissima dose di politically correct inietatta nella società odierna, dove l'alunno diviene automaticamente onnipotente e immune ad ogni sorta di rimprovero o incapace di accettare un brutto voto, rapportando tale questione ai propri genitori che a loro volta si scagliano contro il malcapitato professore.

Il risultato? Il ruolo dell'insegnante calpestato e umiliato quotidianamente, in un mondo che cade a pezzi con tutti i degni valori che lo forgiarono, soprattutto nelle piccole e giornaliere abitudini dove a farla da padrone era l'umiltà e la consapevolezza di avere un ruolo e di rispettarlo per quello che era.

La soluzione? Per ora non sembra esserci, bisogna però prendere spunto da modelli scolastici più educativie formativi del nostro, che ricordiamo è sessantottino e basato sul rapporto d'amicizia "insegnante-alunno", che possano riportare sulla retta via non solo l'alunno ma anche il professore.

Deve tornare in auge, come già detto prima, l'importanza del ruolo che contraddistingue nella sua natura la figura dell'insegnante e dell'alunno, inoltre vi deve essere un rapporto di minor confidenza tra le due parti in quanto la società, per come è impostata, garantisce una nauseante esasperazione con il pericolo certo di ottenere i risultati, già menzionati precedentemente, di cui parlano tg e giornalisti ogni giorno.