lunedì 9 aprile 2018

Inizia processo ai forzanovisti romani, accuse per 20 anni, Castellino: "Pronti a guardarli in faccia"

Riportiamo testilualmente dalla pagina ufficiale facebook di Forza Nuova:


«CASTELLINO (FORZA NUOVA ROMA): PRONTI A GUARDARLI TUTTI IN FACCIA, FORTI DELLE NOSTRE RAGIONI

Dopo quasi sette mesi di prigionia oggi inizia il processo per i fatti di Montecucco, per cui io, insieme ai miei camerati e compagni di "sventura" Consuelo e Simone, siamo accusati di una serie di reati che ammontano ad oltre 20 anni di pena, giustificando questa lunghissima custodia cautelare.

Di fatto paghiamo per aver impedito lo sfratto coatto di una famiglia italiana e che quella stessa casa popolare venisse assegnata ad una famiglia di stranieri. Non a caso, tutto l'impianto accusatorio si basa su una serie di reati specifici aggravati dalla legge 205 - la legge Mancino sulla discriminazione razziale, religiosa e nazionale.

Questa mattina saremo in aula e non saremo certo lì per giustificarci, né per  chiedere clemenze o perdono: saremo lì per guardare dritto negli occhi i servi del regime che quel giorno hanno provocato e scatenato quel putiferio, i giudici che montano e sostengono queste tesi antinazionali e tutte le forze repressive che non hanno capito che, più proveranno a soffocare il grido di rivolta, più ci faranno urlare più forte la nostra voglia di giustizia sociale.

Li guarderemo tutti in faccia, senza mai abbassare lo sguardo, forti della consapevolezza di stare nel giusto e nel bene. Perché noi siamo i figli migliori di questa Italia e loro quelli che l'hanno venduta e tradita.

Oggi sarà bello incrociare anche gli sguardi di chi in questi mesi ha continuato la lotta, di chi non ci ha mai fatto sentire soli, di chi ha portato le nostre bandiere fuori i picchetti, nei quartieri, contro l'immigrazione, contro la 194, per il diritto alla casa, al lavoro, alla vita.

Ed anche vedere chi non si è schierato con noi e ha preferito voltarci le spalle, magari preferendo vie più comode. 

Ci volete prigionieri, ci ritrovate più forti e liberi di prima. Contro di voi nessuna resa.»