venerdì 16 marzo 2018

In ricordo di Pasquale Senatore il sindaco fascista di Crotone.

di Defend Italia 

Il 16 marzo 2015 si spegneva il professore Pasquale Senatore, missino da sempre, divenne sindaco di Crotone mai rinnegando la sua ideologia fascista che mischiava sapientemente con l'amore per la Città di Milone e Pitagora. 

La sua fu un capolavoro di buona amministrazione pubblica, milioni di euro spesi in opere trasformarono la Cittá per sempre, una Città alla ricerca di una nuova identità per via della chiusura delle grandi fabbriche che diedero lavoro per mezzo secolo.

Crotone era la roccaforte del PCI, la Stalingrado del Sud, dove mai vinse la DC, eppure alla fine di questa epoca di fabbriche e ptroletariato si trovò ad amare in maniera smisurata il suo grande sindaco fascista, quello con la M di Mussolini sulla giacca, spilla che porto fino dentro la bara.

All'epoca del primo mandato a sindaco, Senatore usciva regolarmente ogni 15 giorni in TV promettendo una nuova opera, piccola o grande che fosse, concludendo sempre con il saluto romano e l'esclamazione: "Parola del vostro sindaco!", il giorno dopo cominciavano regolarmente i lavori da lui metodicamente supervisionati, ogni mattina alle 6.00.

Senatore il sindaco delle opere pubbliche e dei monumenti fascisti. Infatti se da una parte fece fare innumerevoli lavori, illuminazioni e fogne nelle contrade, lungomare, scuole, strade e decine di grandi interventi urbanistici, dall'altra ordinò la creazione di monumenti fascisti, proprio così, era la sua risposta alla svolta di Fiuggi ed alla linea antifascista intrapresa dal traditore Fini, seppur Senatore venne eletto proprio con AN.

Tra i monumenti:

- Via Sergio Ramelli

- Monumento all'umanesimo del lavoro, con tutte le leggi sociali del fascismo. (Oggi la lapide in bronzo è stata trafugata dall'opera in marmo)

- Monumento alla pacificazione nazionale, un gladio di 20 metri in marmo travertino che svetta sulla Città, dedicato ai giovani della RSI ed ai Partigiani, sul modello culturale franchista della Valle dello Los Caidos a Madrid, dove riposano fascisti e comunisti spagnoli insieme, per la ripacificazione tra le parti. Opera contestata dai comunisti locali.

Non era raro in quegli anni imbattersi in opere rinominate a personaggi culto dell'immaginario del neofascismo italiano, esempio Assessorato Alle Politiche Sociali Evita Peron, oppure biblioteca dei ragazzi Tolkien, ed ancora Casa della Cultura Giovanni Gentile. Diversi furono i momenti culturali a carattere ideologico, come l'esposizione in Città di importanti opere dei maggiori futuristi italiani. 

Eppure, con questa operazione culturale fortemente ideologica, inversa alla Stalingrado del Sud, ottenne lo stesso una popolarità stepitosa, un amore folle proprio da quegli operai ex comunisti, che lo rivotarono a furor di popolo e in maniera plebiscitaria, donando al sindaco dichiaratamente mussoliniano il secondo mandato. Tutt'ora la sua immagine evoca nostalgie nei crotonesi, che lo hanno amato profondamente.

Senatore concluse la sua carriera politica, prima della morte con il tentativo di essere rieletto a sindaco, con tre liste civiche, operazione che fece assieme a tanti giovani crotonesi, a militanti di Forza Nuova, fascisti vari, suoi fedelissimi ed ex missini; il tutto senza politici e partiti di sorta. Venne rieletto consigliere e con questo tentativo raccolse il 18% dei consensi, seppur ormai sganciato da ogni contesto di potere e partitico. Nel suo ultimo comizio, innanzi ad una piazza strapiena di 5000 persone tuonava: "non sono nè di destra, nè di sinistra, lo sapete cosa sono, no?" e la piazza "impazzita" rispondeva: "sei fascista professó", e lui con ghigno di soddisfazione rispose: "ecco, bravi!".

Quel 16 marzo ed il giorno dopo, ai funerali, il cielo piangeva a dirotto, una folla in piazza Duomo aspettava sotto l'incessante pioggia il feretro che uscisse dalla Chiesa, il silenzio commosso fu interrotto dal rito del presente, chiamato da Davide Pirillo (noto fascista calabrese), dai suoi sostenitori vecchi e nuovi i tre boati: PRESENTE! PRESENTE! PRESENTE! Poi l'applauso del popolo crotonese.

Il miracolo di Senatore fu di unire: popolo, interessi territoriali, vecchie e nuove generazioni fasciste, in una città che  prima del suo avvento era fortemente ostile. 


(STRISCIONI COMMEMORATIVI ATTACCATI SOTTO CASA DI SENATORE ED AL COMUNE DI CROTONE DA FORZA NUOVA)