martedì 27 marzo 2018

Damnatio Memoriae americana per Balbo. Nominato Capo Aquila Volante dai Sioux


di Michele Assisi (Defend Italia)

Gli Italo-americani con il quadrumviro Balbo. Difendere il ricordo per conquistarsi un futuro. Associazioni mobilitate per la difesa del monumento.

Era il 15 luglio del 1933 , 24 Marchetti S55 atterrano sul lago Michigan vicino Chicago.

A guidare la flotta aerea uno dei 4 uomini più importanti del ventennio, il Quadrumviro Italo Balbo; il quale con la sua spedizione dimostrò che l'Oceano Pacifico non era un ostacolo insuperabile per l'Italia e per la Regia Aeronautica.

Atterrato in America Balbo viene accolto come un eroe, in particolare dalla numerosa e laboriosa comunità italoamericana risiedente a Chicago, la folla festosa che accolse Italo Balbo a Chicago decise di erigere un monumento consistente  in una colonna di epoca romana avente quattro fasci littori alla base per commemorare l'epocale impresa, inoltre venne nominato "Capo Aquila Volante" dai Sioux  e gli venne intitolata una via in suo nome.

Tutto perfetto se non fosse per gli odierni movimenti americani cosìdetti "antifascisti" e "antirazzisti" i quali, come successo diverse volte negli ultimi anni vogliono emettere una Damnatio Memoriae a personaggi e monumenti del passato, molto più grandi e gloriosi del loro putridume moderno e antistorico, non rendendosi conto della loro ridicolaggine.

Per fortuna però la comunità italoamericana si è opposta al diktat di questi movimenti ed organizzazioni, in particolare il presidente dell'associazione “Joint Civic Committee of Italian Americans”, Dominic DiFrisco, il quale insieme alla sua associazione e agli Italo-americani di Chicago appena saputo del progetto di organizzazioni e movimenti antagonisti si sono mobilitati e  battuti politicamente per la difesa del monumento e del Quadriumviro.

Il nome di Italo Balbo continua a volare nei cieli dell'Atlantico accompagnato dalla sua flotta e dall'intero popolo italiano.