venerdì 2 aprile 2021

STORIA: LA FOTO DI UNA AUSILIARIA FASCISTA DI STANZA A FERRARA

Di Francesco B.
Colorazione foto: Alessandro

LA FOTO STORICA 

Ferrara, 28 ottobre 1944. 
XXII annuale della marcia su Roma.
In primo piano un'ausiliaria della 24ª Brigata Nera "Igino Ghisellini" di stanza a Ferrara ripresa durante la cerimonia che vede la brigata nel centro cittadino in piazza del Castello armata e inquadrata a rinnovare dinanzi alla lapide che ricorda i caduti della rivoluzione, il giuramento di incrollabile fedeltà alla patria repubblicana.

Le Brigate nere furono un corpo ausiliario volontario delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana, organizzato dal Partito Fascista Repubblicano, che operò in Italia settentrionale dagli inizi di luglio del '44 fino al termine del secondo conflitto mondiale.
Il corpo fu istituito il 30 giugno '44 col decreto legislativo 446-XXII con il nome di Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione delle Camicie Nere ed era costituita da iscritti al PFR arruolatisi su base volontaria. Su una dimensione di circa 130mila componenti, le donne che ne fecero parte furono migliaia. 
Furono costituite 41 Brigate Nere territoriali (una per provincia), intitolate ciascuna a un caduto del fascismo repubblicano. A esse si affiancavano 5 Brigate mobili (di cui una alpina) e 12 Brigate autonome e speciali. Le federazioni provinciali del partito furono convertite in comandi di brigata, diretti dai rispettivi segretari federali, mentre la segreteria nazionale del PFR assumeva le funzioni di Ufficio di Stato Maggiore del Corpo. Comandante generale del Corpo fu, sin dall'inizio, il segretario del PFR Alessandro Pavolini.