mercoledì 15 ottobre 2025

Le JONS e l’Ideologia del Nazional-Sindacalismo Rivoluzionario in Spagna

Storia 

Le JONS e l’Ideologia del Nazional-Sindacalismo Rivoluzionario in Spagna (1931–1934)

1. Origini e contesto storico

La JONS – Juntas de Ofensiva Nacional-Sindicalista nacque nella Spagna della Seconda Repubblica, in un periodo di profonda crisi politica, economica e spirituale.
L’instabilità delle istituzioni, la polarizzazione tra sinistra e destra, l’avanzata del marxismo e il disordine sociale spinsero alcuni intellettuali giovani e radicali a cercare una “terza via rivoluzionaria”: una rigenerazione nazionale che superasse il liberalismo e il materialismo marxista.
La JONS vide la luce ufficialmente nel 1931, dall’incontro di due movimenti: le Juntas Castellanas de Actuación Hispánica fondate da Onésimo Redondo Ortega, e il Movimento Nazional-Sindacalista di Ramiro Ledesma Ramos.
Nel 1933, i due gruppi si unirono in una sola organizzazione, le Juntas de Ofensiva Nacional-Sindicalista, con il motto “Patria, Pan y Justicia” (“Patria, Pane e Giustizia”).
Fusione con la Falange Española: Nel 1934 la JONS si fuse con la Falange Española, fondata da José Antonio Primo de Rivera, figlio del capo del regime militarista spagnolo Miguel Primo de Rivera.
Dalla fusione nacque la Falange Española de las JONS (FE de las JONS), che combinò l’idealismo aristocratico di José Antonio con il radicalismo sociale della JONS.
Il nuovo partito assunse un carattere più organizzato e simbolico, con un linguaggio politico che esaltava la giovinezza, la disciplina e la lotta per la rinascita della Spagna.

2. I fondatori delle Giunte Offensive, Ramiro Ledesma Ramos e Onésimo Redondo

- Ramiro Ledesma Ramos
Nato nel 1905, Ledesma fu il principale teorico del movimento. Filosofo e giornalista, aveva una profonda conoscenza del pensiero europeo contemporaneo.
Influenzato da Ortega y Gasset, da Georges Sorel e dal fascismo italiano, Ledesma concepì il nazional-sindacalismo come una dottrina di azione, un movimento totale di rigenerazione spirituale e sociale della Spagna.
Egli rifiutava il parlamentarismo, il materialismo economico e la divisione in classi, proponendo una comunità nazionale unita da ideali, lavoro e disciplina.

- Onésimo Redondo Ortega
Originario di Valladolid, Redondo portava nel movimento un più forte elemento tradizionalista e cristiano. La sua visione integrava il sentimento rurale, religioso e patriottico della Castiglia con l’idea di una rivoluzione morale e nazionale.
Per Redondo, la JONS doveva essere la voce del “popolo lavoratore spagnolo”, in contrapposizione tanto all’oligarchia borghese quanto al marxismo internazionale.

3. L’essenza ideologica del nazional-sindacalismo

La JONS rappresentò un tentativo di creare una sintesi rivoluzionaria tra nazionalismo e sindacalismo.
La sua ideologia si può comprendere attraverso alcuni nuclei fondamentali:

a) Nazionalismo integrale
La Spagna era concepita come una unità storica, culturale e spirituale indivisibile.
La JONS vedeva nella nazione una realtà organica, anteriore all’individuo, e rifiutava ogni forma di regionalismo, separatismo o internazionalismo.
La missione storica della Spagna veniva interpretata come un compito eterno di civiltà e giustizia sociale, da riconquistare attraverso una rinascita spirituale.

b) Sindacalismo rivoluzionario
Sul piano sociale, la JONS proponeva la ristrutturazione dell’economia in senso sindacalista, abolendo il sistema capitalista e quello classista.
L’obiettivo era creare un’economia organizzata in corporazioni di produttori, in cui lavoratori e imprenditori collaborassero per il bene comune, eliminando la lotta di classe.
Questa concezione derivava dal sindacalismo rivoluzionario di Sorel, ma reinterpretato in chiave nazionale: la lotta non era più tra classi, ma tra forze che volevano distruggere o ricostruire la patria.

c) Antiliberalismo e antimarxismo
Il liberalismo veniva accusato di aver disgregato l’unità spirituale della nazione, riducendo l’uomo a individuo isolato e interessato solo al profitto.
Il marxismo, invece, era considerato una minaccia perché negava la patria e subordinava la Spagna a un progetto internazionale.
La JONS rivendicava una rivoluzione autenticamente spagnola, contro entrambe le ideologie “straniere”.

d) La giustizia sociale come missione nazionale
A differenza dei movimenti conservatori, la JONS proclamava la necessità di una rivoluzione sociale profonda, capace di ridare dignità al lavoro, superare le disuguaglianze e fondare un nuovo ordine basato sul servizio alla comunità.
Il lavoratore era considerato parte viva della nazione, non una classe separata.
Il motto “Pan y Justicia” riassumeva questa vocazione di giustizia, unita alla fedeltà alla patria.
e) L’idea di militanza e sacrificio
La JONS esaltava la militanza eroica, la giovinezza e il sacrificio personale per la nazione.
Il militante jonsista doveva essere un combattente morale e politico, disciplinato, idealista e disposto all’azione.
Ledesma scriveva che “la rivoluzione non si fa con i voti ma con il coraggio”, e che solo una minoranza attiva e cosciente poteva guidare la rigenerazione della Spagna.

4. Simboli e linguaggio politico

I simboli della JONS avevano una forte valenza mitica e nazionale.
Il giogo e le frecce, emblema dei Re Cattolici, rappresentavano l’unità della Spagna e la fusione di forza e disciplina.
Il saluto con il braccio alzato, le uniformi e la ritualità dei comizi sottolineavano l’idea di comunità militante.
Il linguaggio jonsista era diretto, combattivo, intriso di riferimenti alla terra, alla gioventù, al sacrificio e alla rinascita della patria.
Si parlava di “revolución nacional”, di “nueva España” e di “unidad de destino” come concetti spirituali e politici insieme.

5. La visione della cultura e della spiritualità

Per la JONS, la cultura non era un fatto accademico ma una forza di mobilitazione morale.
Ledesma invitava a creare una nuova intellettualità rivoluzionaria, capace di interpretare il destino storico della Spagna.
La spiritualità del movimento non era confessionale, ma profondamente trascendente: la nazione veniva vista come un valore sacro, superiore alle singole vite, e la rivoluzione come un atto quasi religioso di purificazione collettiva.

6. Eredità e significato storico

Tra il 1931 e il 1934 la JONS rappresentò una corrente innovativa e radicale nel panorama politico spagnolo.
Il suo nazional-sindacalismo rivoluzionario univa elementi di destra e sinistra, di modernità e tradizione, di idealismo e pragmatismo.
Pur restando un movimento numericamente limitato, esercitò un’influenza ideologica e simbolica notevole, destinata a proiettarsi negli sviluppi politici successivi.

7. Conclusione
La JONS fu molto più di un semplice gruppo
politico

fu un laboratorio di idee, un tentativo di rifondare la nazione spagnola su basi etiche e comunitarie.
La sua ideologia, fondata sulla fusione tra nazionalismo, rivoluzione e giustizia sociale, si colloca tra le esperienze più originali del pensiero politico europeo degli anni Trenta.
Nata dal desiderio di risvegliare l’anima della Spagna, la JONS lasciò un segno profondo come movimento di fede politica, di militanza e di ideale collettivo.