Bonaccini da quando insediato ha trascurato le fasce deboli, è arrivato ora che la Regione pensi agli emilano-romagnoli in difficoltà, estendendo il welfare regionale: per chi non trova lavoro, oppure tira a campare tra precariato e lavoro non sindacale; chi sta finendo la cassa integrazione e per via dell'isee alto non potrà accedere al Reddito di Cittadinanza, chi da piccolo imprenditore si vede piombato in mille difficoltà senza aiuti e rischia fallimento come altri migliaia di suoi colleghi.
Si dovrebbe avviare immediatamente anche un piano di nuova edilizia popolare ed a fascia di reddito, che garantisca tetti sia ai disoccupati che ai lavoratori "poco bancanbili", stappare i nostri giovani dal giogo usuraio delle banche. Ridurre il costo regionale della sanità per chi è in difficoltà. Aiutare i giovani a fare famiglia, avviare redditi per le madri e bonus bebè (veri e non quelli miserabili messi da Renzi). Bisogna in fine e non per ultimo aiutare le piccole imprese in maniera decisa, promuovendo una filiera del "100% italiano".
Il rischio è di trovarsi il popolo con i forconi in mano, nel caso Io e Forza Nuova Emilia Romagna saremo presenti in prima linea.
Davide Pirillo
(Dirigente Nazionale e Commissario protempore FN Emilia Romagna)