mercoledì 11 aprile 2018

Dal Good Friday Agreement ad oggi, panoramica sul Nord Irlanda.


di Marco Tuccillo (Defend Italia)

Era il venerdì santo del 1998, quando fu firmato il "Good Friday Agreement", l'accordo che sancì la pace in Irlanda del Nord dopo anni di tumulti,scontri e lotta armata tra unionisti e repubblicani.

L'accordo del Venerdì Santo, per l'appunto "Good Friday Agreement", rappresentò un notevole passo avanti per garantire pace e stabilità in un territorio da sempre conteso e protagonista di scontri politici, ideologici e religiosi.

Dopo sette anni dall'accordo del Venerdì Santo, il 28 luglio 2005, l'Irish Republican Army (formazione paramilitare repubblicana, nazionalista e cattolica), decise di smantellare tutte le proprie cellule attive rendendo ultimata l'attività della lotta armata per l'unità dell'Irlanda.

A quindici anni, invece, dall'accordo la situazione appare decisamente migliorata dal punto di vista politico ed economico ma non sociale, infatti, numerosi sono i rancori tra Cattolici e Protestanti in Irlanda del Nord, così come sono presenti le rivendicazione di un'Irlanda libera, unita e cattolica a discapito della corona inglese.

Il clima di tensione degli ultimi anni, però, non è mai sfociato nelle violenze degli anni passati andando a caratterizzare un ricambio generazionale che, bene o male, ha deciso di abbandonare determinati ideali, che siano unionisti o repubblicani.

Recentemente sembra che il clima sia cambiato ulteriormente, in quanto le politiche attuate dal mondialismo e dal Regno Unito in Irlanda del Nord, hanno risvegliato "spiriti" dormienti repubblicani che l'8 agosto 2017, durante una commemorazione, si scontrano con la polizia nordirlandese causando numerosi danni all'ambiente circostante.

La Brexit, invece, ha portato la situazione a riaccendersi ulteriormente con un ipotetico ripristino di dazi e controlli al confine tra Irlanda e Nordirlanda; manovra fortemente condannata dalla comunità repubblicana che vede i suoi diritti scemare ogni giorno sempre più, non riuscendo neanche ad appellarsi al Sinn Fein (storico partito repubblicano e cattolico) che viene visto come una sorta di traditore, non più attento alle esigenze delle comunità irlandesi e cattoliche nel Nordirlanda.

Ad oggi scintille e rivendicazioni sono tornate a vivere nell'animo di repubblicani e unionisti, preoccupando notevolmente la corona inglese e il processo della Brexit attuato dal governo.