domenica 11 febbraio 2018

ATTACCO AL CUORE DEL NAZIONALISMO, FN E CPI NON DEVONO INCONTRARE IL POPOLO



Roberto Fiore lo aveva previsto, lo disse in più di una occasione con una analisi lucidissima, saranno tempi duri per le forze nazionaliste, il terrore più grande di questo sistema è che le avanguardie nazionaliste possano incontrare il popolo, uno scenario da incubo per chi per decenni ha tenuto culturalmente a bada larghe fasce del popolo che oggi si desta ovunque, rischiando di travolgere così gli interessi del vecchio sistema politico. All'indomani delle proteste di Forza Nuova per il diritto alla casa degli italiani nei quartieri romani, qualcuno disse che «Forza Nuova è un cerino, ma ha capito dove sta la benzina». Oggi si è scatenata nel dopo Macerata una battaglia serrata contro Forza Nuova e CasaPound, i fatti di cronaca del fine settimana parlano chiaro, da Piacenza a Macerata, da Cosenza a Torino, ovunque il binomio Polizia-Estrema Sinistra si è scagliato contro le forze nazionaliste. 

Macerata, emblematica, quella lunga notte dove il segretario di FN Fiore e di Fiamma Tricolore Carelli, con a seguito i militanti di Forza Nuova, hanno dovuto vedersi sbarrare la piazza dal Questore, in barba alle più fondamentali leggi che prevedono la non autorizzazione preventiva ad iniziative dei partiti candidati nel periodo elettorale. Risultato, arresti e feriti tra i forzanovisti, perseguitati da uno Stato impazzito. A tal proposito Roberto Fiore ha annunciato una querela al capo della polizia ed al questore di Macerata, che come se nulla fosse si contraddice ed autorizza i cortei dell'estrema sinistra il giorno seguente e dopo aver ringhiato contro le varie iniziative a seguito del delitto di Pamela e dei fatti che hanno portato Luca Traini ad armarsi e sparare.

Piacenza, scene di assurda guerriglia e di inaudita violenza, per chi conosce i fenomeni di piazza converrà di alto spessore militante, a ridosso del corteo anti-Casapound. Centri Sociali lasciati a spadroneggiare con solo pochissimi uomini delle forze dell'ordine, segno che qualcuno aveva intenzione di non depotenziare il  potere pienamente intimidatorio dell'estrema sinistra.

Cosenza. Altra tappa agitata nella campagna elettorale di Italia Agli Italiani è stata la città bruzia, dove gli antifascisti aiutati dalle forze dell'ordine hanno tentato di asserragliare Fiore ed i militanti calabresi nell'hotel, chiaro, anche qui si nota il gioco di uno stato che chiude con i suoi scudi l'uscita della location dove si concludeva l'iniziativa elettorale, consentendo ai centri sociali di cantare falsa vittoria nell'aver "asserragiato" gli odiati «fascisti».

Torino, altra sede di scontri creati dai centri sociali che dopo essersi divisi durante un corteo per i fatti di Macerata, uno dei tre tronconi si è diretto alla volta di Forza Nuova che commemorava le vittime delle foibe, dove ne è nato un parapiglia. 

Da mesi ormai continua la campagna di demonizzazione dei vari movimenti nazionalisti, attaccati su più fronti, bersagliati da settori dello Stato, dai centri sociali, dalla magistratura e dai giornali di regime, esempi lampanti sono le vergognose campagne contro Forza Nuova, fatte passate per inchieste, del gruppo L'Espresso e di molte altre testate televisive e della carta stampata.

Un filo conduttore collega tutti questi elementi. È chiaro comunque  che se al sistema CPI non sta simpatica, per Forza Nuova nutre un odio ancora più profondo. La questione è semplice, il nazionalismo è ad uno stato embrionale ed il sistema farà qualsiasi cosa per non far mai incontrare il popolo con le sue avanguardie politiche. Questa è una tecnica ben collaudata in tutto il mondo, uno schema usato insieme all'utiluzzo indiscriminato di magistrati e media, in tutti quei sistemi decadenti dove si affaccia il fenomeno del nazionalismo.

Corrono brutti tempi, per questo il dovere è vincere o almeno iniziare il percorso della vittoria. 

Defend Italia