di Marco Tuccillo (Defend Italia)
Per la rubrica Musiche dal Fronte, oggi abbiamo voluto raccontare la storia degli LPG (La Peggio Gioventù), attraverso le parole di Giuliano Castellino, storico frontman della band. Slanci, assalti e volontà di non arrendersi mai scandiscono le note degli LPG, il tutto per una Roma città eterna che merita la lotta dei suoi figli migliori per rinascere.
Come nasce il progetto musicale "LPG"?
Il nostro progetto musicale nasce all'interno della militanza romana delle occupazioni tricolori dei primi anni 2.000.
Gli LPG nascono nel 2004 in una sezione occupata a Roma Nord, precisamente quella di piazza Perin del Vaga, successivamente dedicata al nostro Fabio Leon, volato in cielo troppo presto.
L'obiettivo primario era - e rimane - quello di essere la colonna sonora della nostra rivoluzione in corso!
Gli LPG infatti non sono solo un semplice gruppo musicale, sono comunità militante, voci dalle barricate, inni di guerra, esperienze di vita e e canti di lotta.
Gli LPG sono 15 anni di sacrifici, di militanza, di fratellanza e legame, sono vittorie e sconfitte, amori e galera, piazze e case occupate, sono un quotidiano atto d'amore per Roma e l'Italia.
Gli LPG sono, dal nostro primo concerto fatto nel carcere romano di Rebibbia fino ad oggi, la nostra storia fatta in suoni e canzoni.
Per questo possiamo dire il progetto LPG nasce in ogni "cuore ribelle che non smette di lottare!"
Qual'è il messaggio che vuole lanciare la band ai giovani militanti?
Essere protagonisti del proprio tempo, essere avanguardia, ricercare sempre la prima linea, essere quel passo in avanti che segna il cammino.
Non farsi schiacciare dalla dittatura del mondo degli uguali.
Oggi più che mai l'Italia ha bisogno di combattenti.
Ecco, cantando e suonando la nostra militanza vogliamo trasmettere a chi ci ascolta quella voglia di combattere che spinge un ribelle a diventare un rivoluzionario.
La musica da sempre scandisce la militanza; quale è la canzone, degli LPG, che più si addice alle attività militanti?
Gli LPG non amano le canzoni dei tempi che furono, né raccontare le gesta altrui, quindi quasi tutti i nostri testi sono figli della nostra militanza.
Da Incontri casuali a Noi, da Cova la rabbia a Fight club, da Camionetta a Bandiera nera, gran parte del nostro repertorio trasuda militanza!
Quali sono i principali obiettivi di un gruppo di musica alternativa?
Aggregare. A che la musica deve essere uno strumento militante. Noi suoniamo perché ci piace e ci diverte, ma soprattutto consideriamo gli LPG uno strumento metapolitico da mettere a disposizione della lotta.
Le influenze musicali che più si identificano negli LPG?
Tutto il rock inglese anni '80.
Almeno questo di buono i figli della regina lo hanno fatto.
Non siamo legati al filone della cosiddetta musica alternativa, che crediamo sia figlia di anni diversi e particolari, noi siamo più collegabili nel mondo rock nazionalista.
Il motivo principale nel voler continuare l'attività musicale degli LPG: come mai il ritorno sulla scena alternativa?
Finché ci sarà la voglia di scrivere canzoni, salire su un palco e condividere con la nostra comunità momenti speciali come i concerti noi andremo avanti.
Essendo legati alla nostra militanza più intensa è la lotta, più c'è voglia di cantarla.
Ci sono nuovi brani in cantiere o magari un nuovo album?
Stiamo lavorando al terzo Cd. Dieci pezzi nuovi.
Tre anni di Forzanovismo romano suonati e cantati col pugnale tra i denti.
Non abbiamo potuto non notare un restyling del logo della band; semplice voglia di dare un senso di novità oppure un significato ben preciso?
Entrambi. Anche perché riprende il primissimo logo del gruppo.
Quando potremmo finalmente riavere il piacere di vedere "La peggio gioventù" live?
Sicuramente al prossimo memorial Massimo Morsello a Roma.
Poi vediamo, purtroppo negli ultimi 5 anni tra sorveglianza speciale, arresti e carcere non ho e non abbiamo potuto suonare live.
Ora per Roma possiamo, ancora sono lunghe e pesanti le restrizioni, ma non ci facciamo piegare.
La canzone, nel mondo della musica alternativa, che amate di più.
Sono molte...
Da "Sei un patetico" degli Ultima a "Luci blu" degli Zza.
Poi "Intolleranza" di Morsello, i 270 bis un po tutte.
Io personalmente ho tutti i cd degli ZZA, lo so questo ti e vi farà sorridere, ma sono il mio gruppo musicale preferito. Il resto del gruppo preferisce i 270 bis.
Insomma pluralità e libertà nei gusti musicali.
Tutta la ciurma romana merita il nostro abbraccio.
Uno fraterno alla vecchia guardia: a Luigi, Michele e Lorenzo.
Forse dal 2004 ad oggi non hanno perso un concerto.
Sono un pezzo di storia del gruppo.
E poi al nostro chitarrista MZ, un numero uno, dal punta di vista umano e musicale.
Nonostante sia il migliore nel suo mondo si è sempre messo a disposizione per sostenere gli LPG.
Ultima domanda, ma non per importanza: ciò che auspicate per la gioventù nazionalista di oggi.
Di non "morire" sotto un palco urlando "la rivoluzione è come il vento". Musica e concerti sono solo un momento della militanza politica. Le canzoni, come le parole, vanno trasformate in azioni.
Altrimenti diventiamo dei pagliacci che cantano di rivoluzione e poi vivono da borghesi.