di Marco Tuccillo (Defend Italia)
I tempi che corrono ci hanno insegnato che la sinistra e la destra sono oramai giunte al termine della loro vita ideologica e politica, superate da altre istanze o realtà che sono decisamente più "avanguardiste" e vicine alla popolazione.
La partitocrazia classica, rappresentata per l'appunto da quel binomio citato, non riesce più a dare una concreta risposta alla domanda che viene posta dai cittadini, relegata ad una sorta di settarismo economico-finanziario, che ne fa la guardia bianca del liberismo e del capitalismo di matrice occidentalista, dimenticando completamente le vere esigenze di un popolo.
Esigenze che riguardano soprattutto la volontà dei cittadini nell'ottenere un rispettabile stato sociale, un corposo mondo del lavoro che dia maggiori opportunità e a tutte le categorie, dei sindacati presenti a tutela del lavoratore, dei salari che riescono a rendere dignitosa la vita di un nucleo famigliare, il diritto alla casa e nell'avere dei bambini e altre importantissime colonne portanti di una società civile, che oggi risultano completamente danneggiate, o meglio, distrutte da quelle stesse forze di sinistra e destra o che si riconoscono in questi due poli.
Superare il modello liberale e liberista, portato avanti dai due principali motori della politica con la loro moltitudine di ramificazioni, è il vero atto rivoluzionario politico, economico e sociale che si possa attuare. Un modello che deve dare voce a tutte quelle esigenze che abbiamo citato in precedenza, per far sentire il cittadino ancora una volta protagonista della propria esistenza e aumentare in lui il senso di appartenenza alla propria patria, alla propria terra...restituire quell'orgoglio perduto a causa di traditori e mercanti che negli anni hanno saputo solamente fare da zerbini ai poteri forti del mondo finanziario.
Per applicare un modello alternativo a quello attuale, bisogna certamente vincere delle battaglie colossali come quella sulla sovranità, sull'indipendenza e sulla moneta nazionale, che rappresentano il punto di partenza per uno "Stato Nuovo" in una "Nuova Europa". Il modello vigente non può soddisfare le richieste delle elité finanziarie e allo stesso tempo tutelare il proprio popolo, in quanto un aspetto è l'antitesi dell'altro.
Solamente una "terza via", che infine è quella che abbiamo trattato per tutto l'articolo ovvero un polo alternativo alla classica politica, può rivelarsi spada e scudo della nazione.