domenica 12 ottobre 2025

FASCISMI NEL MONDO (PARTE 1): LE CAMICIE D'ARGENTO AMERICANE

RUBRICA STORICA: PARTE 1

La "Legione d’Argento d'America" : il movimento americano ispirato ai fascismi europei

Fondazione: 1933
Dissoluzione: 1941
Capo: William Dudley Pelley
Membri in divisa: 15.000
Ideologia: 
- Fascismo clericale
- Conservatorismo sociale
- Nazionalismo,
- Corporativismo
- Anticomunismo 
- Isolazionismo 

William Dudley Pelley

Nel gennaio del 1933,
mentre il nazionalsocialismo  saliva al potere e l'Italia era fascista da un decennio abbondante, negli Stati Uniti nasceva un movimento che cercava di imitarne i principi: 

La Legione d’Argento d’America.

 A fondarla fu William Dudley Pelley (scrittore, giornalista, sceneggiatore e mistico cristiano), già noto per i suoi lavori letterari su misticismo cristiano e tradizionalismo.

Nel 1931, Pelley aveva cominciato a diffondere teorie politiche basate sulle sue visioni politiche mutuate dai fascismi europei.

Con la sua Legione, intendeva realizzare un “rinnovamento spirituale e politico”, forte anche della sua esperienza e formazione di docente di corsi di 
"Metafisica sociale" ed "Economia cristiana" che organizzava dal 1929.

Tra le proposte politiche lanciate, quella del reddito di cittadinanza, ma solo per i cittadini americani nativi. 

Il simbolo scelto dal movimento era una “L” rossa, emblema che rimandava al nome del gruppo ma anche a tre parole chiave: Love (amore), Lealtà (verso gli Stati Uniti) e Liberazione (dal materialismo).

L’organizzazione pubblicava un settimanale, Liberation, attraverso il quale il fondatore diffondeva le sue teorie e le parole d'ordine del movimento che aveva in sé l'idea di corporativismo e di fascismo clericale. 


I membri della Legione vestivano un’uniforme in stile paramilitare: pantaloni blu, gambali, cravatta e una camicia grigio argento con la “L” scarlatta cucita sul petto. Non a caso, la stampa li soprannominò “camicie d’argento”, richiamando le camicie nere del fascismo italiano e le camicie brune tedesche.

Nel 1934, la Legione contava circa 15.000 aderenti in divisa, appartenenti alla working Class.

Pelley tentò un salto politico presentandosi alle elezioni presidenziali con il suo Christian Party, immaginando di instaurare una “rivoluzione d’argento” e di governare gli Stati Uniti come Chief — un titolo modellato sui termini Führer e Duce.
Ma i risultati elettorali furono deludenti e il suo progetto, però, naufragò con la vittoria di Franklin D. Roosevelt, a cui continuava a indirizzate la sua ostilità politica e propagandistica.

La Legione comunque ancora viva e forte, faceva paura e dopo l’attacco di Pearl Harbor nel 1941 e l’entrata in guerra degli Stati Uniti contro le potenze dell’Asse, il governo federale dichiarò l’organizzazione illegale. L’FBI la smantellò, ponendo fine al sogno d'instaurazuone di un regime da parte di Pelley e dei suoi seguaci.

Pelley fu arrestato per cospirazione sediziosa nel 1942 e rilasciato solo nel 1950.


Negli USA furono molti i movimenti di ispirazione fascista, tra cui quelli fortemente legati alle comunità di emigrati Italiani e tedeschi che avevano una certa corposità ed erano in contatto con i regimi dei rispettivi paesi, ma le camicie d'argento, (al di là delle stravaganze extra-politiche del proprio leader) rappresentarono il tentativo più significativo in termini di numeri raggiunti e di aderenti, e sicuramente il modello più riconoscibilmente statunitense.