16 marzo 2015 - 16 marzo 2021
Il suo funerale sotto una pioggia battente venne scandito come da rito, col le braccia tese ed i classici tre «presente!».
Pasquale Senatore lascia alla sua città una incredibile mole di opere pubbliche fatte, ed ai suoi camerati una serie di celebrazioni: dalla Casa della cultura intitolata a Giovanni Gentile a Via Sergio Ramelli, dal monumento alle leggi sociali del ventennio (umanesimo del lavoro) al monumento alla ripacificazione nazionale tra i ragazzi della resistenza (rossi e neri).
Nei suoi comizi oceanici non era difficile sentire riferimenti ad Evita Peron, si definiva anche peronista, infatti amava i bambini e gli ultimi, che lo ricambiavano con affetto smisurato. I suoi voti provenivano paradossalmente dal bacino rosso e dagli ex operai delle gradi fabbriche dismesse, oltre che da quelli più tradizionali delle contrade delle campagne limitrofe. Sempre dolce e rispettoso chiamato da tutti professore per via del suo lavoro, ha lasciato un vuoto in quella città che seppure era la "Stalingrado del Sud" espugnata dalla sua travolgente candidatura a sindaco era amato e seguito, tanto da riuscire a riconquistare nel secondo mandato la rielezione a sindaco plebiscitaria.
Ad oggi il ricordo non si é ancora affievolito.
PRESENTE
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