CONTINUANO AD ACCANIRSI CONTRO I LEONI CADUTI, MA GNOCCHI E LA LUCARELLI RESTANO CANI E "CLARA E BEN" RESTANO LEONI!
Selvaggia Lucarelli, sul sito di Rolling Stone che dirige da gennaio, nel difendere Gene Gnocchi, offende il Duce e Claretta con queste parole:
"Sembra una storia comica o inventata per l’occasione, ma io ho avuto un cane che si chiamava Duce".
Non solo aggiunge che il suo cane rispondeva solo a questo nome perché era corrotto dal fratello con biscottini per cani, strumento di propaganda fascista usato dal fratello sapientemente, allora infervorato e dispettoso mussoliniano.
Insomma con la storiella pseudo-simpatica vorrebbero far passare che chiamare Claretta Petacci maiale non è stata una offesa, come per il cane che secondo la sua contorsione mentale faceva propaganda a Mussolini rispondendo al nome Duce.
Era meglio se stavano zitti.