martedì 24 dicembre 2024

Ferrara | Mozione del Partito Unico (Lega, FDI, PD, ANPI): Siamo tutti antifascisti e compari

MOZIONE INCOSTITUZIONALE A FERRARA CONTRO FORZA NUOVA E TUTTI I MOVIMENTI NAZIONALISTI, ARTICOLO DI "DEFEND ITALIA" E ARTICOLO SUI RISCHI GIURIDICI OSPITATO DA "EVENTI.NEWS"

Ieri 23 dicembre, in piene feste natalizie, in una città dove tra le notizie di cronaca si legge: "di rapiti", "di pistoleri" che sparano in aria, "di rapinati", una città allo sbando a livello di sicurezza insomma, la giunta a guida leghista e meloniana trova la forza ed il tempo di riunirsi in consiglio comunale per votare una mozione contro Forza Nuova e le sue attività politiche (pienamente legali e alla luce del sole) all'unanimità e a braccietto con i colleghi, o forse é il caso di dire i loro "compagni" di sinistra, tutto col plauso di ANPI, dei centri sociali emiliani e degli  antifascisti di professione.
Il Partito Unico si é quindi riunito, in maniera straordinaria ed all'unanimità per chiarire che il sistema é una mometa unica con due facciate, lo sapevamo, quello che non era chiaro che a Ferrara addirittura ha una facciata sola.
Non si capisce con questa mozione, cosa vogliono vietare precisamente a Forza Nuova e a tutti i partiti di matrice nazionalista, se non la libertà costituzionale di esprimersi ed associarsi politicamente e liberamente.

Già dopo un'ora dalla notizia, molti hanno contestato la mozione, perché é un fatto politico che va oltre Forza Nuova stessa e colpisce una ampio ambiente strutturato e incisivo a livello politico, la cosiddetta base.
Un vicolo cieco in cui la giunta di destra si é andata a ficcare, senza possibilità di via d'uscita.

Da oggi, Ferrara lo certifica, i partiti della destra di governo sono dichiaratamente antifascisti (a meno che le altre sfere nazionali si dissocino) ed a vedere la retorica utilizzata nel comunicato non sono solo antifascisti, ma anche odiosamente appiattiti alla narrativa dei parolai magici dell'estrema sinistra.

In tutto questo, sarebbe interessante sapere come la pensa
Vannacci (uomo della Lega in europarlamento), che per ora non ha detto una sola parola, silente su come in una città importante come Ferrara si possa piantare la bandiera rossa dell'antifascismo comunista deteriore; che fine avrà fatto il Vannaccione nazionale che faceva la "X" incrociando le dita? Attendiamo.

Comunque, ritornando alla mozione é chiaramente anticostituzionale, a riguardo vi lasciamo alla lettura di un pezzo scritto da un utente della  piattaforma EVENTI.NEWS, che indaga gli aspetti incostituzionali e la pericolosità della mozione in questione:

«Ferrara, la delibera comunale contro Forza Nuova è incostituzionale! Un'analisi giuridica

Politica  Dec 23, 2024 

Ferrara, la delibera comunale contro Forza Nuova è incostituzionale ! Un'analisi giuridica
Recentemente, il Comune di Ferrara ha approvato una delibera con l'intento di contrastare le attività di Forza Nuova sul territorio cittadino. Il provvedimento, che si inserisce in un contesto politico e sociale di crescente attenzione verso i movimenti di estrema destra, ha però sollevato interrogativi sulla sua legittimità costituzionale. Gli oppositori sostengono che il documento potrebbe entrare in conflitto con i principi fondamentali della Costituzione italiana, in particolare con quelli relativi alla libertà di associazione e di manifestazione del pensiero.

Cosa prevede la delibera?

La delibera vieta a Forza Nuova di organizzare eventi, comizi o manifestazioni in luoghi pubblici all'interno del Comune di Ferrara, sottolineando il carattere dichiaratamente neofascista del movimento. Essa si richiama ai principi sanciti dalla XII disposizione transitoria della Costituzione, che vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto Partito Fascista, e alla legge Scelba del 1952, che ne specifica le modalità di attuazione.

Secondo i sostenitori del provvedimento, Forza Nuova incarna un’eredità ideologica che potrebbe essere ricondotta a tale riorganizzazione, legittimando così l’intervento del Comune. Tuttavia, la delibera non si limita a condannare ideologicamente il movimento, ma introduce un divieto generale, una misura che secondo alcuni giuristi potrebbe configurare un eccesso di potere e una violazione di diritti costituzionalmente garantiti.

Le ragioni dell'incostituzionalità

L’accusa di incostituzionalità si basa su due principi fondamentali:

1. Libertà di associazione (art. 18 Costituzione):

La Costituzione italiana garantisce la libertà di associazione, salvo per le organizzazioni che perseguono scopi vietati dalla legge penale. Nel caso specifico, il movimento Forza Nuova non è stato formalmente dichiarato illegale da alcuna sentenza giudiziaria. La delibera del Comune di Ferrara potrebbe, quindi, configurarsi come un atto arbitrario che supera i limiti delle competenze amministrative, invadendo il campo di decisioni riservate all'autorità giudiziaria.

2. Libertà di manifestazione del pensiero (art. 21 Costituzione):

L’articolo 21 garantisce a tutti i cittadini il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni, anche quando queste siano controverse o minoritarie. Limitare la possibilità di manifestare il proprio pensiero senza un chiaro fondamento giuridico potrebbe costituire una violazione di questo diritto fondamentale, aprendo la strada a un pericoloso precedente per altre formazioni politiche.

Il ruolo della XII disposizione transitoria

La XII disposizione transitoria e la legge Scelba rappresentano senza dubbio un baluardo contro la rinascita del fascismo in Italia. Tuttavia, il loro utilizzo deve avvenire in un quadro normativo e procedurale ben definito. Solo una sentenza giudiziaria può dichiarare un’associazione sovversiva o fascista, e non un organo politico come un consiglio comunale. L’adozione di misure preventive da parte del Comune, senza un previo accertamento legale, rischia di violare il principio di separazione dei poteri, esponendo la delibera a una possibile impugnazione per illegittimità.

Precedenti e rischi giuridici

Provvedimenti simili, adottati in altre città italiane, hanno spesso incontrato ostacoli giuridici. Ad esempio, in passato, alcune ordinanze contro le manifestazioni di Casapound sono state annullate dai tribunali amministrativi regionali, proprio perché ritenute lesive dei diritti costituzionali.

Se la delibera di Ferrara venisse impugnata, è plausibile che un TAR possa dichiararla illegittima per eccesso di potere o violazione dei diritti fondamentali. Un simile esito non solo indebolirebbe il provvedimento stesso, ma potrebbe fornire a Forza Nuova un’arma retorica per presentarsi come vittima di una persecuzione politica, con effetti contrari a quelli sperati dal Comune.

Conclusioni

Pur condividendo la necessità di vigilare contro la diffusione di ideologie neofasciste, è fondamentale che tali interventi avvengano nel rispetto della Costituzione e delle leggi vigenti. La delibera del Comune di Ferrara, pur animata da nobili intenti, rischia di cadere nell’arbitrarietà e di creare un precedente pericoloso per la tenuta dei diritti fondamentali.

La lotta contro i movimenti estremisti non può prescindere dall’uso degli strumenti giuridici previsti, affidando il giudizio sulle associazioni a tribunali competenti, e non a decisioni amministrative locali. Solo così è possibile tutelare la democrazia senza comprometterne i principi fondanti.

https://www.eventi.news/ferrara-la-delibera-comunale-contro-forza-nuova-e-incostituzionale-unanalisi-giuridica »


Seguiremo la vicenda.