«Processo per i fatti del 9 ottobre… Torna a casa Massimiliano Ursino…
Anche per Massimiliano Ursino è giunta l’ora di abbandonare il carcere e far ritorno a casa, ancorché con una misura quale gli arresti domiciliari del tutto sproporzionata alle reali esigenze del caso, con una sentenza di primo grado pronunciata nel girone infernale del rito abbreviato ad anni sei di reclusione che non ha tenuto conto delle risultanze probatorie acquisite nel filone principale del processo con rito ordinario.
Adesso è l’ora di ripristinare la verità e la giustizia anche in questo processo del tutto decontestualizzato dalle realtà e verità fattuale e giuridica che con una sentenza vergognosa asserisce la sussistenza di una devastazione che non esiste se non nell’immaginario iperbolico della procura sulla cui tesi si è appiattito il Giudicante per facilità di motivazione.
Va ricordato che nel corso della manifestazione Massimiliano Ursino stava perdendo la vita a causa di una manovra poco accorto del conducente di un blindato. Sulla circostanza sono in corso indagini difensive.
La battaglia giudiziaria per Massimiliano Ursino ricomincia…»
Così in una nota l’Avv. Nicola Trisciuoglio codifensore con l’Avv. Enrico Sanseverino di Massimiliano Ursino