venerdì 26 marzo 2021

Blitz di Forza Nuova a Marghera: “La fine dei veneti, grazie Zaia”


Il movimento ha lasciato due manichini con corda al collo fuori dalla sede della protezione civile dove il governatore del Veneto tiene le sue dirette: “Lockdown, vaccini, tamponi: così muore il Veneto” recita la locandina del flash mob cui il movimento ha partecipato a Venezia con il suo leader Roberto Fiore
Blitz di Forza Nuova venerdì mattina all’alba: il movimento rivoluzionario guidato da Roberto Fiore ha depositato davanti la sede della protezione civile di Marghera, luogo dove il governatore del Veneto effettua abitualmente le sue dirette Covid, due manichini con la corda al collo. Su uno di questi un cartello con la scritta: “La fine dei veneti. Grazie Zaia”.
Il blitz per manifestare la contrarietà ad una politica, portata avanti dal governatore e da tutto il governo, che nella pratica ha portato alla distruzione delle piccole e medie imprese, del turismo, della storia, della cultura, dell’antropologia, della socialità e delle tradizioni del Veneto.
Nella tarda mattina lo stesso segretario nazionale, Roberto Fiore, giunto da Roma, ha voluto fortemente prendere parte ad una delle tante manifestazioni organizzate dai cittadini nella città lagunare per esprimere il suo disappunto sulla politica distruttiva di questi mesi Covid, partendo da una terra il cui presidente si è mostrato da subito pioniere nella tirannide sanitaria. Davanti il Palazzo Grandi Stazioni di Venezia, accanto alle Partite Iva e alle famiglie, il leader forzanovista ha detto no a chiusure e lockdown, ai vaccini a tutti i costi, ai tamponi scolastici anche ai bambini: “Sono a Venezia, oggi, a fianco dei veneziani e dei veneti per dare un segnale da una città che tutto il mondo ci invidia. Milleseicento anni di storia festeggiati ieri maltrattati così: gli occhi del mondo oggi sono puntati sulla città, simbolo del disfacimento messo in atto da lobby finanziarie e farmaceutiche. Mai un tracollo economico e sociale così forte in una delle città più belle del mondo. Le categorie un tempo orgogliose e ricche di negozianti, gondolieri, artigiani, tassisti sono state umiliate e impoverite. Le famiglie provate da una scuola messa in ginocchio. Tutto questo è dovuto al Grande Reset del terrorismo Covid perpetrato sfruttando la propaganda, la paura e la precisione chirurgica della distruzione del lavoro, spina dorsale di Venezia e dell’Italia, da parte di Amazon e della Cina, che anche in questa città è riuscita a comprare tutto complice l’incompetenza e la negligenza di una classe politica che ha fallito. I governanti locali e nazionali – conclude - hanno tradito Venezia, il Veneto e l’Italia intera”.