sabato 26 maggio 2018

RUBRICA, MUSICHE DAL FRONTE (2). Ma noi saremo in piedi, siamo AMICI DEL VENTO!


di Marco Tuccillo (Defend Italia)

Torniamo di impatto con la rubrica "Musiche dal fronte", questa volta con la storica band di musica alternativa, ovvero gli "Amici del Vento". Chi, nell'area, non ha mai ascoltato o cantato canzoni che hanno segnato intere generazioni, portando i pensieri e le emozioni aldilà dell'ostacolo con delle semplici melodie, accompagnate però da parole profonde colme di significato, intrise di purezza verso l'idea e di quel mondo di antichi e nobili camerati pronti a tutto per difendere la propria identità, la propria fratellanza, la propria voglia di vivere ma soprattutto di combattere contro un mondo alla rovescia.

Gli amici del vento nascono nel 1975 su iniziativa di Carlo Venturino, all'epoca militante di estrema destra e studente di medicina, Cristina Costantinescu sua fidanzata e cantante, il fratello Marco Venturino alla seconda chitarra e Guido Giraudo dirigente del "FUAN", come presentatore.

La formazione c'è e così giunge il momento dell'esordio, che avviene nel 1976 nel "Teatro delle muse" a Roma, organizzato dal gruppo femminista "Eowyn" legato agli ambienti di "destra" . Nel 1977 arrivò anche la prima musicassetta chiamata "Trama Nera", che diventa il simbolo di una generazione intera, pietra miliare della musica alternativa.

Con il lancio di "Trama nera", si apre un periodo di maggiore attività e produzione nell'ambito musicale d'area, condito da una forte presenza nelle manifestazioni e con partecipazione a concerti con altri "bardi guerrieri", cantori di avventure e di una civiltà oramai perduta che continua a vivere nei cuori puri, alati di quei ragazzi dediti all'attivismo militante.

Il maggiore successo degli "Amici del Vento" si deve proprio alla presenza nei campi hobbit, i noti raduni nazionali organizzati dalla gioventù del Movimento sociale italiano, fenomeno innovativo e rivoluzionario che modificò, per sempre, la genetica dei "fascisti" e il loro approccio con la società, con la lotta, con il mondo e come sottofondo, naturalmente, quelle sinfonie e quelle parole, inni d'amore e guerra, rabbia e poesia.

Con il passare del tempo, lo scemare dello scontro di strada che ha caratterizzato gli anni di piombo, l'attività del gruppo musicale comincia ad affievolire. Nel 1983, con la morte di Carlo per incidente stradale, gli "Amici del Vento" cessano ogni attività e fanno perdere le loro tracce per circa tre anni fino a quando Marco, fratello di Carlo, decide di tornare sulla scena con un concerto in memoria del famigliare.

Il ritorno all'attività, ha consentito agli "Amici del vento" la pubblicazioni di alcuni inediti e nuove canzoni come "Vecchio ribelle" del 1993. Nel 1996, invece, si ha la pubblicazione di "Progressista Rap". Con il passare del tempo, la formazione originaria decide di prendere altre strade, riunendosi esclusivamente per un concerto in memoria di Sergio Ramelli il 2 Maggio 2010 a Milano e il 16 Dicembre 2013 con un evento, sempre musicale, in memoria di Carlo Venturino, sempre nel capoluogo lombardo.

Gli "Amici del vento", come citato in precedenza in questo articolo, rappresentano generazioni intere e il collante tra queste;vedere un uomo di una certa età canticchiare emozionato quelle note e poi osservare, con la stessa meraviglia, un ragazzo di vent'anni riproporre la stessa melodia, è il miracolo di chi la lotta l'ha tramandata negli anni in coloro che oggi la portano avanti con continuità. 


"Su questa nostra terra un vento soffierà

e noi semineremo la nostra libertà

lontano spazzerà i figli del tradimento

ma noi saremo in piedi, siamo AMICI DEL VENTO!"

(Strofa tratta dalla famosa canzone "Amici del Vento" degli Amici del Vento)