Di Defend Italia
STORIA | Il ponte/autostrada voluto dal fascismo, zero revisioni spese, zero speculazioni e con i soldi avanzati furono fatte altre opere pubbliche. Uno spettacolo politico ed ingegneristico del Duce.
Nel 1935 il fascismo fece edificate un mastodontico viadotto interamente sull'acqua, Venezia-Mestre. Una autostrada/ponte lunga quasi quattro chilometri e con una larghezza di venti metri, un successo spettacolare dell'ingegnere Eugenio Miozzi. L'opera fu compiuta in seicento ottanta giorni, meno di due anni, alla faccia delle "opere" post '45 (esempio la Salerno-Reggio Calabria). Il Ponte del Littorio, così si chiamava, è ancora tutto integro ed è stato ribattezzato da quella repubblichetta dempo-patetica: Ponte della Libertà. Un'opera interamente costruita in assenza di revisioni dei prezzi e speculazioni al contrario di come avviene oggi ed addirittura a fine opera avanzarono soldi pubblici, immediatamente investiti nella costruzione del Ponte degli Scalzi.
GLI UOMINI DEL DUCE ERANO DIFFERENTI, IL DUCE ED IL FASCISMO ERANO FIFFERENTI.